La norma indica i criteri per valutare le prestazioni delle macchine per il bilanciamento dei componenti rotanti, attraverso le seguenti prove:
a) determinazione del minimo sbilanciamento residuo ottenibile, Umar test;
b) determinazione del rapporto di diminuzione dello sbilanciamento, URR test;
c) determinazione dell'interferenza della coppia di sbilanciamento nelle macchine a piano singolo;
d) prova di compensazione.
Queste prove sono previste in occasione dell'accettazione e periodicamente durante la vita delle macchine per il bilanciamento di componenti rotanti per garantirne le prestazioni. Per questo tipo di prove sono previsti tre tipi di rotori di riferimento, che coprono un ampio campo di applicazioni per macchine di bilanciamento sia ad asse orizzontale sia verticale. Inoltre la norma indica, per i fornitori, delle linee-guida relative ai dati da fornire al cliente per rendere confrontabili le offerte.
La norma si applica alle macchine che sopportano e trascinano rotori con comportamento rigido alla velocità di bilanciamento e che indicano i valori e le posizioni angolari della correzione dello sbilanciamento su uno o più piani; pertanto essa è applicabile sia a rotori rigidi sia a quelli elastici bilanciati in accordo con le procedure di bilanciamento a bassa velocità.
La norma non fornisce criteri di bilanciamento; tali criteri sono invece specificati nella UNI ISO 1940-1 e nella UNI ISO 11342 (solo le procedure di bilanciamento a bassa velocità sono applicabili).